Cominciamo con il fare alcune riflessioni, relative alle problematiche a cui si potrebbe andare incontro quando si decide di piantare una o più palme nel nostro giardino.
Rispetto ad un dehor, un terrazzo o, ancor più, ad un interno, il giardino è il luogo della nostra abitazione che rispecchia più fedelmente le condizioni climatiche del territorio circostante, quindi parametri ambientali come esposizione, temperatura e luce, sono difficilmente modificabili rispetto ad un ambiente più protetto come può essere il portico davanti a casa o l’angolo di un terrazzo.
È per questo motivo che, al momento della scelta delle specie che andremo a collocare nel nostro giardino, dovremo considerare con attenzione l’esposizione del nostro appezzamento, le temperature minime invernali che solitamente si raggiungono, nonché le ore di luce giornaliere e, non ultimo, la presenza o meno di venti dominanti.
Come dicevamo nell’articolo precedente, alle nostre latitudini la scelta sarà più limitata rispetto a chi per esempio progetterà un giardino ai tropici. Se il giardino si trova in una zona caratterizzata da inverni freddi e gelate abituali, la varietà delle specie che si acclimatano senza difficoltà si riduce molto, anche se vi sono alcune eccezioni.
Ma, se alcuni dei fattori elencati precedentemente, fossero a nostro favore, le opzioni aumenterebbero permettendoci di scegliere tra un numero maggiore di varietà.
In questo articolo, prenderemo comunque in considerazione palme che si possono adattare alle nostre regioni, tralasciando quelle che crescono esclusivamente in zone tropicali, ma che evidentemente, inserite nella nostra realtà climatica, porterebbero ad un sicuro fallimento.
E credetemi, la scelta rimane ampia!
Anche se possono sembrare tutte uguali, quando si comincia a ricercarle, genere per genere, ci si rende conto di quanto siano diverse le une dalle altre.
Sarà importante usare alcuni accorgimenti per aumentare le probabilità di successo, come ad esempio scegliere una zona del giardino orientata a sud e protetta dal vento, o evitare di metterle a dimora in avvallamenti in cui normalmente si ferma l’aria fredda.
Non ultimo, è fondamentale conoscere le esigenze delle specie che andremo a collocare per ricreare più fedelmente possibile le condizioni climatiche di provenienza.
Scegliere specie che provengono da luoghi caldi e poco umidi nel caso di un giardino che si trova in una zona poco piovosa in cui sono frequenti venti caldi che seccano l’ambiente.
Oppure scegliere palme abituate a crescere nei sottoboschi, nel caso in cui volessimo collocarle in una zona del giardino in ombra.
Infine, al momento dell’acquisto, scegliamo gli esemplari che abbiano un adeguato stato fitosanitario e nutrizionale, considerando anche le dimensioni che raggiungeranno da adulte.
Fatte tutte queste importantissime premesse, potremmo ora dedicarci alla progettazione vera e propria andando a creare un ambiente che, con l’aggiunta delle palme, offrirà un’infinità di scenari diversi, tutti con un alto valore ornamentale.
Ecco alcuni spunti:
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Se piantate in piccoli gruppi, possono fungere da sfondo in un luogo remoto del giardino. Alcune palme adatte a questo scopo sono: Archontophoenix Alexandrae, Archontophoenix Cunninghamiana “Illawarra”, Trachicarpus fortunei.
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Se poste al centro come esemplari isolati possono diventarne il tema dominante, come ad esempio una maestosa Jubaea Chilensis piuttosto che una Brahea (sin.Erythea) Armata dalla spettacolare fioritura, o ancora una Washingtonia Robusta dalla silhouette scultorea o una Phoenix Dactylifera con il suo portamento a colonna.
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Possono fornire schermatura per creare una zona di privacy o per celare alla vista angoli sgradevoli del giardino, ricorrendo a palme multicaule, ossia composte da più fusti, come Chamaerops Humilis, Chamaedorea Seifritzii, Nannorrhops Ritchiana, Caryota Mitis.
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Possono creare zone d’ombra per fornirci un po’ di fresco nelle calde giornate estive, o per favorire la creazione di masse arboree sotto alle quali si possono sviluppare piante che necessitano di ombra (felci varie, Ficus eleastica, Monstera, Hoste, Ortensie, Fuchsie, ecc.). In quest’ultimo caso, useremo gruppi di palme come Howea (Kentia) Forsteriana o Caryota Maxima “Himalaya”, che, se messe a dimora poco distanziate le une dalle altre, creeranno un piacevole incrocio di foglie che fornirà l’ombra perfetta per la vegetazione sottostante.
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Permettono la realizzazione di zone particolarmente affascinanti in prossimità di piscine o altri specchi d’acqua, abbinando con arte forme, altezze e colori diversi. Combinando ad esempio Butia Capitata dalle foglie pinnate, elegantemente arcuate, di un bel colore verde glauco, ad una o due Phoenix Roebelenii, eleganti, piccole e snelle; inserendo magari un esemplare dalle foglie palmate come Trachicarpus Wagnerianus ed una Dypsis Decaryi di cui apprezzare la particolare forma triangolare del suo stipite, otterremo una combinazione varia ed attraente in cui verrà messa in risalto la diversità delle singole specie.
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Sono fondamentali nella simulazione di ambienti aridi dove ad alcune palme come Livistona decipiens, Phoenix loureroii, Saribus rotundifolia, che tollerano senza problemi la siccità, possono associarsi Yucche, Cycadaceae e altre piante affini tipo Dasylirion, Beaucarnea, Phormium, Xanthorrhoee.
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Possono essere utilizzate anche nella progettazione del giardino roccioso ricorrendo a specie nane e cespugliose come Chamaerops vulcano, Chamaerops cerifera, Serenoa repens, che accostate a Cactaceae, Aloe, Agavi, tapezzanti come Sedum e Delosperma e alcune perenni fiorite, creano in combinazione con sassi, pietre e rocce, un ambiente naturale che si ispira ai paesaggi alpini e montani.
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Danno vita ad angoli particolarmente suggestivi in zone in ombra dove poche piante potrebbero vegetare con successo, come ad esempio Rhapis Excelsa, Chamaedorea Elegans, Chamaedorea Metallica, Rhopalostylis Sapida, Dypsis lutescens (Areca)
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Sono ideali per la creazione di gruppi stilizzati in prossimità di sfondi composti da elementi ridondanti, con il compito di mitigare, alleggerire, togliere opacità e rigore, dando un’impronta netta e decisa, come ad esempio l’Arecastrum Romanzoffianum (sin.Cocos plumosa) o la Whashingtonia Filifera
Un’infinità di soluzioni che, se riusciremo a rispettare proporzioni e volumi, doneranno al nostro giardino un’impronta unica, dando luogo a zone di particolare attrazione.
Avendo sempre un concetto ben saldo in mente: le Palme, così come le piante esotiche in generale, vanno inserite con discrezione nel nostro paesaggio mediterraneo, formando piccole oasi di superficie ridotta, per non contaminare l’ambiente circostante. No a esotismi fuori luogo, si al piacere della biodiversità.